Gli MGMT (Management) sono stati, nella seconda metà degli anni zero, un fenomeno musicale degno di interesse: il loro album "Oracular Spectacular" sarà tra quelli ricordati quando si narreranno i primi due lustri del nuovo millennio. Era il 2008 e l'ascolto del singolo "Time to pretend" non mi lasciò indifferente. Fu molto l'interesse di critica e pubblico per gli MGMT, sia per la musica (trascinante e psichedelica) che per i testi. A distanza di qualche anno molti artisti (anche già famosi) hanno in qualche modo coverizzato gli MGMT e molti sono i mashup e i remix da ascoltare su Internet. È la conferma che la loro musica non è passata inosservata. Prendendo spunto da questa considerazione, in questo post metto una selezione di cover di "Time to pretend", iniziando ovviamente dall'originale in versione live.
Questa è una cover senza elettronica, ma con gli archi: è quasi magica, se si vuole anche un po' barocca e, secondo me, si apprezza ancor di più la melodia.
Un'altra versione, anch'essa senza elettronica, ma con i fiati: Paolo Nutini la propone nei concerti (uno degli ultimi, pochi giorni fa, all'Italian Wave Love Festival); ne esce una cover onesta, rispettosa dell'originale, ma con delle giuste modifiche di suono/tempo che ben si adattano a Paolo Nutini. In questo video la sua esibizione al concerto del Primo Maggio a Roma nel 2010.
L'ultima cover è quella più minimale (esecuzione al pianoforte), con l'emotivamente intensa voce di Jónsi, front-men dei Sigur Ros. Ha quasi reinventato la canzone, spostando l'attenzione dalla musica al testo. Molto interessante, comunque.
Questo è tutto, per ora. Ma se siete a conoscenza di ulteriori cover degne di nota, segnalate pure.
This is our decision, to live fast and die young.
We’ve got the vision, now let’s have some fun.
Yeah, it’s overwhelming, but what else can we do.
Get jobs in offices, and wake up for the morning commute.
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